IL MUGNAIO
Un romanzo storico ambientato in Argentina, tra gli anni ’60 e ’90.Il Mugnaio è un romanzo d’esordio di passione e avventura che si snoda nell’arco di trent’anni; una scrittura già padrona del ritmo e dei colpi di scena del genere. Una nuova voce limpida e sicura del panorama letterario e un libro mozzafiato.
“Erano uno di fronte all’altra, consapevoli che quella storia doveva essere raccontata”
“Nel silenzio di una pianura sconfinata si udiva solo il pianto di due uomini che si erano ritrovati”
Un thriller che intreccia passione, vendetta e storia in un’unica trama.
La storia
Raquel è una donna fortunata. Vive in un paese, l’Argentina, che dopo gli anni bui della dittatura ha ritrovato un certo equilibrio; si dedica alla sua passione, l’allevamento dei cavalli, nel suo magnifico ranch, la Sierra do Est. Ma soprattutto ha un marito che ama intensamente, ricambiata, il ricco uomo d’affari Jorge Mendel.
Poi, una sottile inquietudine s’insinua in questo idillio. Un giorno al ranch si presenta Xavier Castro, uno sconosciuto interessato all’acquisto di Parche, il criollo preferito da Raquel. Chi è davvero quest’uomo che sembra conoscere più cose di quante dovrebbe? Cosa lo lega alla scomparsa, trent’anni prima, del professor Osvaldo Varela? E cosa sa davvero del passato misterioso di Jorge Mendel?
Per scoprirlo Raquel dovrà intraprendere un viaggio pericoloso, inoltrarsi nel labirinto della Storia, dove amici, amori e avversari non sono mai quello che dicono di essere e trovare una via d’uscita.
Approcciato quasi per caso, l’ho trovato avvincente e piacevole. Scritto in modo fluido e veloce, mi è piaciuta moltissimo l’ambientazione. Lo consiglio.
Mi ha colpito la copertina. Le prime pagine erano promettenti e ho deciso di acquistarlo. È una storia che non è quello che sembra. Cambia continuamente. È la storia di tre persone, ma anche di un intero Paese, l’Argentina, immenso e affascinante. E di una vicenda che non conoscevo cosi’ bene. È un thriller, ma non solo. È un’avventura, ma non solo. È da leggere, sicuramente.
Mi è stato consigliato da un’amica. L’ho trovato avvincente, la vicenda ha avuto un escalation nel susseguirsi delle pagine, tanto da rendere indispensabile la lettura, senza sospenderla troppo. L’ho letto in pochi giorni. Finale inaspettato.
Lo consiglio vivamente.
Consigliato da amici che l’avevano letto, l’ho trovato inizialmente di piacevole lettura, poi un thriller incalzante. Bella e molto accurata l’ambientazione in America latina, sia geografica che, soprattutto, storica. Ma è, alla fine, la pittura dei personaggi che viene fatta attraverso la “scusa” del thriller che lascia un qualche cosa alla fine della lettura. Consigliato decisamente.
“Alejandro, ricordati: qualunque cosa succeda, sono sempre io, sono sempre quello che hai conosciuto a Villa Allende. Non dimenticarlo”.
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“A quel tavolo erano seduti due sconosciuti, accomunati da una persona altrettanto sconosciuta che aveva rovinato la vita di entrambi, seppure in modo diverso”.
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